Oltre un milione di italiani soffre di dolore persistente ai piedi, la podologa Stella Maura Olmi cura le callosità intervenendo sulle cause
I nostri piedi sono così perfetti che spesso ci dimentichiamo di loro. Ci accompagnano nella nostra vita permettendoci di percorrere migliaia di chilometri facendo silenziosamente il proprio lavoro. Non si lamentano mai, per questo solitamente iniziamo a preoccuparci della loro salute quando cominciano a farci male. Al Poliambulatorio Medical Plan di Capriolo, la dottoressa Stella Maura Olmi, podologa specializzata in rieducazione funzionale,terapia fisica e manuale, è ogni giorno a disposizione dei pazienti per aiutarli ad affrontare e risolvere eventuali problematiche. “Sono molto numerose le persone che si presentano in Medical Plan perchè colpite dai calli”, spiega la professionista. “Si tratta della problematica di gran lunga più diffusa in soggetti di ogni età, sia uomini che donne”
Come capire se episodi di cattiva digestione, mal di pancia, problemi intestinali o altri siano un campanello d’allarme che squilla a causa di malattie più gravi? Un’indagine di primo livello universalmente riconosciuta è quella dell’ecografia, che però deve essere effettuata solo ed esclusivamente da medici specialisti competenti. Poiché l’ecografia sta assumendo un’importanza sempre maggiore per quanto riguarda la medicina di prevenzione, al Poliambulatorio Medical Plan di Capriolo hanno recentemente rinnovato la tecnologia dedicata, acquistando un Color Doppler System DC 70, ecografo di ultima generazione sempre più utilizzato dai medici in servizio nella struttura.
Perchè vengono i calli? Le callosità insorgono a causa di un appoggio errato che provoca picchi pressori in punti nei quali non dovrebbero esserci, per la compressione tra le dita dei piedi o per sfregamento eccesssivo. In sostanza, quando si verifica una di queste condizioni s’innesca un processo di autodifesa della pelle che, nei punti interessati, diventa più spessa. Il problemanon è limitato ai pazienti sopra ai 50 anni, ma può presentarsi anche in persone molto più giovani. Come si interviene? Le callosità si possono asportare utilizzando appositi strumenti, la cosa migliore sarebbe preoccuparsi di risolvere il problema prima che il callo diventi doloros, molti però si presentano solo quando la situazione è diventata critica. In ogni caso, nonostante le loro preoccupazioni, il trattamento non è doloroso. E’ importante dire che l’asportazione dei calli deve essere effettuata con professionalità e competenza. Inoltre, non sempre è utile eliminare un callo fino alla sua base perchè i calli non hanno radici come invece erroneamente molti pensano. Piuttosto, è meglio fare in modo che lo strato di cute in profondità rimanga protetto per non re-innescare nuovamente il processo di autodifesa. Per evitare che il callo si rigeneri è di fondamentale importanza agire sulle cause. Se il callo si forma sulla pianta del piedea causa di picchi pressori, un plantare personalizzato può correggere la situazione, mentre se nasce tra le dita dei piedi per compressione si può ricorrere a ortesi in silicone, infine se la causa è lo sfregamento in un punto può essere utile cambiare le scarpe. Sulle callosità più difficili, dopo l’asportazione che mediamente consiste in un trattamento della durata di 30 minuti, per dare maggiore sollievo al paziente si applicano dei feltri in lana che mimano l’azione del plantare.
Chi soffre dei calli può camminare? Sicuramente camminare fa bene, e non bisogna mai smettere di farlo, soprattutto in età avanzata, infatti, quando si perde l’abitudine all’esercizio fisico diventa poi complicato recuperarla. Se si soffre di calli è bene preoccuparsi di trattarli prima che cominciano a provocare dolore per essere certi di potersi concedere ancora tante passeggiate piacevoli e senza sofferenza. Fa bene il pediluvio? Per quanto possano procurare una sensazione di benessere, non ci sono evidenze che i pediluvi con bicarbonato o sale possano contrastare l’insorgenza dei calli. Infine, soprattutto nelle persone diabetiche il pediluvio può macerare la cute.