Problemi alla tiroide nell’uomo e nella donna a ogni età: statistiche, differenze e l’importanza dei chek-up
Le patologie legate alla tiroide sono fra le più diffuse in Italia: si calcola che ne soffra circa il 10% della popolazione, collocandosi, per numero di casi al secondo posto delle malattie endocrine, dopo il diabete. Colpiscono in grande maggioranza le donne ma si registrano sempre più casi di disfunzioni tiroidee anche negli uomini. Le malattie tiroidee in generale sono rare nell’infanzia , poco frequenti nell’adolescenza e aumentano progressivamente dopo i vent’anni.
L’importanza della tiroide e le possibili problematiche
La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo deputata alla produzione degli ormoni tiroidei responsabili della modulazione del metabolismo cellulare e della regolazione di alcune funzioni vitali. Dal punto di vista funzionale, le patologie tiroidee sono riconducibili a forme normoipoe iperfunzionanti (a seconda della quantità di ormoni tiroidei prodotti), alle patologie autoimmuni e alla patologia nodulare benigna e maligna. I segni e i sintomi clinici variano in relazione al grado di disfunzione ormonale e alla rapidità con cui questa si sviluppa.
Le donne sono le più colpite
Le patologie della tiroide sono molto più frequenti nelle donne che negli uomini. La tiroide è molto importante per la donna durante tutto l’arco della sua vita, perché una cattiva funzione di questa ghiandola può alterare il ciclo, rendendolo irregolare e talvolta emorragico, può ridurre la fertilità, aumentare l’abortività e mettere a rischio lo sviluppo fetale. Per questo motivo è molto importante controllare la funzione tiroidea della donna prima del concepimento o almeno all’inizio della gravidanza. Si stima che le disfunzioni tiroidee non vengano diagnosticate nel 70% circa delle donne e rappresentino una delle più comuni cause di aborto spontaneo.
Le patologie della tiroide nell’uomo
L’incidenza minore della patologia nodulare tiroidea negli uomini non deve essere un pretesto per abbassare la guardia. Recenti studi hanno dimostrato che un nodulo tiroideo riscontrato in un paziente maschio ha più probabilità di essere un tumore maligno. E che in una sottopopolazione di soggetti in sovrappeso si evidenzia nel tempo un rischio maggiore di aumento di dimensioni del nodulo tiroideo. Non ultimo e trascurabile risulta il fatto che le disfunzioni tiroidee desuale e riproduttiva maschile.
Ipotiroidismo e ipertiroidismo: le differenze
Quando la tiroide produce troppi ormoni tiroidei si manifesta una condizione chiamata ipertiroidismo che causa una serie di sintomi, quali nervosismo, ansia, iperattività, perdita di peso, battito cardiaco rapido o irregolare. Molte sono le possibili cause, la più comune è il morbo di Basedow-Graves, una malattia autoimmune che può colpire a qualsiasi età. Inoltre, un eccesso di ormoni tiroidei circolanti determina una aumentata fragilità ossea con un rischio doppio di fratture d’anca e vertebrali rispetto ai soggetti con valori normali. Se la tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei si verifica una condizione chiamata ipotiroidismo. Nelle fasi iniziali, l’ipotiroidismo raramente provoca disturbi ma, col passare del tempo, se non curato, può causare una serie di problemi di salute, come obesità, dolori articolari, infertilità e malattie cardiache. Possono soffrire di ipotiroidismo sia uomini che donne, anche se è più comune tra le donne, soprattutto al di sopra dei 60 anni di età.
Le altre patologie
Per quanto riguarda la struttura, la tiroide può presentare noduli, cioè formazioni solide o piene di liquido che si formano all’interno della ghiandola stessa e rappresentano la malattia tiroidea più frequente. I noduli sono quasi sempre formazioni benigne e solo nello 0,3% dei casi hanno caratteristiche di malignità (tumori della tiroide). Nella maggior parte dei casi non sono gravi e non causano disturbi (sintomi), quindi spesso si scopre di averli in modo del tutto casuale. Un’altra malattia della tiroide è il gozzo, cioè un aumento del volume della tiroide. La dimensione può variare da persona a persona: nella maggior parte dei casi è piccolo e non causa alcun sintomo ma, se il volume della tiroide aumenta in modo significativo, possono verificarsi disturbi della respirazione e della deglutizione. Rari sono i casi di tumori della tiroide, dovuti a una crescita anomala di un gruppo di cellule, e possono essere sia benigni che maligni. È importante ricordare che un nodulo alla tiroide non è necessariamente un tumore. Circa solo 1 nodulo su 20 è tumorale. Inoltre, i tumori della tiroide sono a lenta crescita e poco aggressivi, tanto da rimanere, spesso, silenti senza dare segni per tutta la vita. Infine, si parla di tiroidite quando nella tiroide si crea un processo di infiammazione che può causare livelli anormali (alti o bassi) di ormoni tiroidei nel sangue.