Salute donna e tumore al seno: come fare prevenzione attraverso i controlli periodici e gli esami di screening
Il 4 febbraio, come ogni anno, si celebra la giornata mondiale contro il cancro per sensibilizzare la popolazione e portare alla luce non solo i problemi legati alle malattie tumorali, ma anche le giuste pratiche per prevenire e limitare l’insorgenza del cancro. Perché una diagnosi precoce aiuta a ridurre i rischi e lo stesso vale per tutte le pratiche legate a uno stile di vita virtuoso. Parlando di salute femminile, quindi, non si può non parlare del carcinoma mammario: è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, in cui circa un tumore maligno ogni tre (30%) è un tumore mammario. In Italia sono state stimate circa 55.000 nuove diagnosi di carcinomi della mammella femminile nel 2020 e nel 2021 circa 12.500 decessi.. Allo stesso tempo, però, dalla fine degli anni novanta si osserva una continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8%/anno), attribuibile a una maggiore diffusione dei programmi di diagnosi precoce e quindi all’anticipazione diagnostica e anche ai progressi terapeutici. Oggi il tumore al seno colpisce sempre più le donne under 50 e la familiarità continua a essere il più forte campanello di allarme, per questo è così importante fare prevenzione. In questo ultimo anno, a causa dell’emergenza sanitaria per il coronavirus, la parte di diagnostica legata alla prevenzione, nonostante le varie iniziative, ha segnato un rallentamento, ma si deve recuperare assolutamente il terreno perduto perché gli studi clinici evidenziano che la sopravvivenza dell’88% a 5 anni è legata anche alla tempestività della diagnosi!
I fattori di rischio
Esistono fattori di rischio non modificabili ed altri invece legati ad abitudini di vita o a condizioni sulle quali è possibile intervenire. Tra questi, lo stile di vita in primis, ossia alimentazione e obesità. Come in tutti i tumori, l’aliment azione è fondamentale per prevenire il rischio di neoplasie. Consumare frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno) è protettivo sull’insorgenza di neoplasie, così come preferire il pesce e le carni bianche. In fase postmenopausa le, l’obesità è un fattore di rischio poiché può portare alla sindrome metabolica, ovvero all’alterata produzione di insulina e quindi di ormoni che possono favorire l’insorgenza del tumore al seno. L’attività fisica risulta in tal senso protettiva e consigliata ad ogni età. Anche sbagliate abitudini legate al consumo di alcolici o al tabacco rappresentano un fattore di rischio.
L’età della prevenzione
Studi clinici e i casi sempre più frequenti evidenziano un importante abbassamento dell’età in cui può insorgere questa patologia. Per questo è importante che a partire dai 30 anni si inizi a programmare un appuntamento di prevenzione con il senologo.
I sintomi
Purtroppo questo tumore insorge tendenzialmente senza dare dolore. Grazie allo screening e alla diffusione dell’informazione , molto più frequentemente le neoplasie mammarie vengono trovate quando ancora non palpabili. Quando palpabile, il tumore si manifesta generalmente come un nodulo di consistenza dura; la pelle sovrastante può arrossarsi ed andare incontro a retrazione con evidenza dei pori superficiali (pelle a «buccia d’arancia»). Quando il tumore insorge in regione retroareolare può causare retrazione del capezzolo, talvolta anche secrezioni. La maggior parte delle neoplasie (circa la metà) insorge nel quadrante supero-esterno della mammella.
Quale prevenzione può essere fatta?
Nei confronti delle malattie possono essere applicati due tipi di prevenzione: quella primaria in cui si eliminano i fattori e le cause evitandone l’insorgenza e quella secondaria, intesa come diagnosi precoce. La autopalpazione risulta utile, ma non può sostituire gli accurati esami strumentali. Per questo si prediligono gli esami diagnostici: ecografia e mammografia. L’ecografia utilizza ultrasuoni e valuta meglio le mammelle più ghiandolari: è pertanto l’esame maggiormente indicato nelle donne giovani. Inoltre, riesce a determinare le caratteristiche dei noduli, valutandone la consistenza solida o liquida. Dopo i 40 anni viene abbinata alla mammografia. Attualmente i programmi di screening promossi sul territorio nazionale prevedono l’esecuzione di una mammografia gratuita ogni due anni per le donne tra i 50 anni ed i 69 anni. Gli specialisti tuttavia consigliano di iniziare dai 20 anni a prevedere ecografie e controlli regolari. È inoltre buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l’anno, indipendentemente dall’et à. In caso di famigliarità o ereditarietà per neoplasia mammaria i controlli devono essere più ravvicinati e sarà compito dello specialista stabilirne tempi e tipologia.
Check up ed ecografie Medical Plan
Le donne che desiderano un percorso di prevenzione periodica in ambito senologico grazie agli esami diagnostici possono rivolgersi a Medical Plan di Capriolo, centro dotato di tecnologie di ultima generazione e in cui opera un team multidisciplinare di specialisti. Presso il poliambulatorio Medical Plan di Capriolo è possibile effettuare le ecografie per i diversi distretti del corpo, tra cui il seno. I medici internisti in servizio da Medical Plan effettuano le ecografie nella maggior parte dei casi sui prescrizione medica, ma anche a richiesta dei pazienti. Il medico che effettua l’ecografia, abbinando l’esame delle immagini all’anamnesi, ovvero alle informazioni raccolte direttamente dal paziente, riesce solitamente a elaborare un orientamento diagnostico clinico preciso indirizzando poi il percorso successivo del paziente. L’ecografia del seno, che consente di rilevare la presenza di noduli nella mammella e valutarne la natura, è una metodica di prevenzione non invasiva, consigliata periodicamente pur in assenza di sintomi.